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Nino Visconti E Dante

Con queste parole Dante Alighieri parla del suo incontro con Nino Visconti, ultimo re di Gallura, suo grande amico, nell’VIII canto del Purgatorio.

Pochi sanno che questi, uno dei più studiati tra i personaggi della Divina Commedia, visse l’ultimo periodo della sua vita a Galtellì, dove fece testamento il 26 luglio 1296, nella “camera superiore della torre del palazzo giudicale”, alla presenza del suo Majore de Camera, una sorta di ministro dell’interno e delle finanze, tale Mariano figlio di Barisone di Galtellì.

A Galtellì morì in quella stessa estate del 1296. E facile pensare che avesse persino disposto di farsi seppellire definitivamente a Galtellì, spedendo il suo cuore a Lucca (dove rimase sino al 1746), quasi ad indicare la sua duplice identità sarda e toscana.